Il cartongesso è un materiale da costruzione molto diffuso e in voga da qualche decennio, principalmente per la sua versatilità, la sua facilità nella posa ed i costi molto più contenuti rispetto ad altri metodi di costruzione.

In questo articolo analizzeremo diversi aspetti relativi all’uso di questo materiale  e vedremo i principali pro e contro, oltre ai prezzi e agli utilizzi più diffusi.

BREVE STORIA DEL CARTONGESSO

Dove e quando nasce il cartongesso?

Le lastre di cartongesso furono inventate nel 1916 dalla Gypsum Company US.

In poco tempo si diffusero nel nord Europa diventando una delle colonne portanti dell’edilizia. 

In Italia, l’introduzione del cartongesso impiegò un po’ di più, dovendo fare i conti con una certa diffidenza, soprattutto legata alla solidità e alla durevolezza del materiale.

Oggi però, anche in Italia, il cartongesso è riconosciuto come materiale indispensabile nelle ristrutturazioni e nelle costruzioni, sia nel campo dell’edilizia privata che in quella pubblica, tanto che spesso sono gli stessi geometri ed architetti a suggerirlo come prima scelta, in contrasto a metodi di costruzione più tradizionali.

COM’E’ FATTO IL CARTONGESSO

Le lastre di cartongesso sono composte da un nucleo centrale in gesso coperto su entrambi i lati da uno strato di cartone.

Lo spessore della lastra più comune è di 125 mm (1,25 cm), ma può variare nel caso di lastre destinate ad utilizzo speciale.

Esistono infatti vari tipi di lastra, con diversi spessori, diverse percentuali di gesso e anche diversi tipi di trattamento, che le rendono adatte a diverse situazioni.

Per esempio, esistono apposite lastre, di colore verde, che sono più resistenti all’umidità ed all’acqua rispetto ad una lastra normale.

Le lastre verdi vengono trattate in modo specifico per poter resistere appunto all’umidità e vengono normalmente utilizzate per creare le pareti del bagno o della cucina.

Il cartongesso viene applicato a lastra singola o doppia su una struttura di acciaio, ancorata a terra, al soffitto ed ai muri perimetrali.

Normalmente, all’interno della struttura viene messo uno strato di isolante, tipo lana di roccia.

I PRO E I CONTRO DEL CARTONGESSO

Ma cos’è che rende il cartongesso un materiale tanto importante e utile nell’edilizia moderna?

Innanzitutto il cartongesso è naturale, che di per sé rappresenta un enorme punto a favore per questo materiale, e spesso viene utilizzato per costruzioni ecosostenibili.

Il cartongesso possiede un nucleo centrale in gesso coperto su entrambi i lati da uno strato di cartone e questa caratteristica gli permette di essere intagliato e ridimensionato con estrema facilità.

Ha inoltre delle ottime proprietà isolanti a livello sia acustico che termico.

Una caratteristica particolarmente apprezzata è la versatilità: infatti ci sono molti tipi diversi di cartongesso con caratteristiche sensibilmente diverse, che però permettono alle lastre di adempiere a varie funzioni (ne parlerem più nel dettagli nel prossimo paragrafo).

Gli aspetti negativi del cartongesso sono la scarsa resistenza meccanica, quindi agli urti, e la scarsa sopportazione dell’umidità.

TIPI DI CARTONGESSO


Ecco un elenco dei principali tipi di cartongesso usati in edilizia:

  • Lastre standard: di colore bianco, vengono utilizzate in tutte le tipologie di edifici per realizzare pareti divisorie interne, contro pareti, controsoffitti e velette.
  • Lastre idrorepellenti: costituite da lastre a bassissimo assorbimento di acqua, tipicamente di colore verde, sono perfette per cucine, bagni in generale, lavanderie e scantinati.
    Questi prodotti vengono sottoposti a trattamenti specifici che li rende meno sensibili a vapore e umidità.
  • Cartongesso termoacustico: ideale per l’isolamento termico, viene usato nelle ristrutturazioni per contro pareti, rivestimenti di murature perimetrali e pareti divisorie in muratura. Viene montato su telaio con all’interno materiale coibentante, come lana di roccia, vetro, polistirene espanso o sughero, e si incolla direttamente sulla parete.
  • Lastre per isolamento acustico: questo tipo di lastra presenta all’interno delle miscele speciali, che aumentano le prestazioni acustiche. Esistono soluzioni di diversi modelli e con diverse caratteristiche fonoassorbenti. E’ normalmente l’ingegnere che prepara la relazione acustica ad indicare il tipo di lastra da utilizzare. .
    Sono simili alle lastre termoacustiche, con la differenza che il cartongesso per isolamento acustico è spesso unito ad altri materiali come gomma riciclata o membrane, specifiche per attutire i suoni.
  • Lastre rinforzate: uno dei nemici del cartongesso è la forza di trazione. Detta in modo più semplice, se si appende al cartongesso qualcosa che pesa troppo, questo non tiene e l’oggetto strappa la lastra cadendo a terra.
    Esiste quindi un tipo di lastre speciali, fatte appositamente per appendere oggetti pesanti, come per esempio i mobili della cucina o lo scaldabagno.
    Per ulteriore sicurezza, normalmente si mettono anche dei listelli di legno dietro la lastra rinforzata, nei punti in cui andrà il maggior carico.
  • Cartongesso flessibile: è una lastra con spessore ridotto, sui 6 mm, con particolari caratteristiche che agevolano la flessibilità delle lastre, perfetto per realizzare superfici curve.
    È la soluzione ideale per disegni complicati e curvi come pareti, banconi, reception, controsoffitti e librerie.
  • Cartongesso ignifugo: è di colore rosa ed è composto da un nucleo di gesso mischiato a materiali come vermiculite, fibre di vetro e perlite
    Come dice il nome stesso questo tipo di cartongesso ha una marcia in più nella protezione dal fuoco, risponde a precisi parametri REI e si utilizza in edifici pubblici e privati.
  • Acquapanel: sono lastre in cartongesso per esterno, realizzate con cemento alleggerito e rete in fibra di vetro. Vengono fissate su strutture metalliche o utilizzate per placcaggi in esterno. Sono resistenti all’acqua e agli agenti atmosferici e sono quindi una buona alternativa al classico sistema costruttivo in muratura, soprattutto quando bisogna tenere sotto controllo il peso sulle fondamenta.

LAVORI NELL’EDILIZIA IN CARTONGESSO

Ovviamente una conseguenza positiva di un così grande numero di lastre e funzionalità diverse è il possibile utilizzo del cartongesso in molti aspetti dell’edilizia, alcuni già citati poco fa.

Viene impiegato per diverse applicazioni e a seconda delle necessità si utilizzano lastre di differente spessore, fissate con le tecniche più adeguate.

Un esempio di utilizzo delle lastre in cartongesso riguarda la costruzione di pareti interne divisorie, sia nel caso in cui si tratta di nuova costruzione, che nella ristrutturazione di un elemento preesistente.

Nel campo della ristrutturazione questo materiale si può usare per installare una parete divisoria in
Cartongesso: infatti una parete in cartongesso offre il vantaggio di poter realizzare un divisorio di spessore contenuto, in quanto questa struttura può raggiungere generalmente anche gli 8-10 cm.

È anche utile per costruire un controsoffitto oppure separare due ambienti, come potrebbero essere il salotto e la cucina, oppure per ristrutturare una soffitta.

Può diventare anche un elemento funzionale o decorativo che completa le pareti di una stanza, come per esempio dei ripiani oppure una libreria integrata alla parete, oppure direttamente un componente di arredo, quest’ultima applicazione è particolarmente diffusa.

Infine a livello più pratico è un materiale essenziale per regolare le altezze disarmoniche di un solaio o nascondere i cavi degli impianti.

Se si ottimizzano al massimo tempi e costi, assicurando così una resa perfetta del progetto, questi sono solo alcuni dei lavori che si possono realizzare con il cartongesso, soprattutto perché le lastre di cartongesso sono veramente facili da installare e, grazie al loro leggero peso, possono essere utilizzate praticamente ovunque, sia che esista una struttura preesistente su cui montarli, sia che venga costruito un telaio in legno apposta.

APPLICAZIONI PRATICHE

A livello di design di interni poi le pareti in cartongesso permettono di ripensare in maniera semplice e innovativa tutti gli spazi di casa, creando nuove stanze, ridistribuendo zone di passaggio, aggiungendo box doccia, cabine armadio, studi e spazi su misura e sono anche utili per il rivestimento isolante della casa.

Grazie alla loro conformazione multistrato, infatti, le lastre di cartongesso giuste si prestano per facilitare sia l’isolamento termico che quello acustico

Un uso abbastanza diffuso è quello che prevede la realizzazione di contro pareti attrezzate, ossia che hanno la funzione di ospitare impianti, cavi e tubi di diversa misura.

Come vedremo nei paragrafi successivi, le lastre vengono fissate direttamente alla parete esistente ad una distanza che risponda alle esigenze del caso specifico e questo fissaggio viene effettuato con apposite colle o con giunzioni metalliche.

Particolare importanza va attribuita per la costruzione di controsoffitti, elementi che sempre più spesso progettiamo all’interno delle case per ospitare impianti di illuminazione a soffitto, sistemi di aerazione o condizionamento.

I controsoffitti in cartongesso, così come le pareti, permettono di isolare, modificare le geometrie degli spazi, modulare le altezze e cambiare il taglio delle stanze, creando così nuovi spazi dall’aspetto molto più accogliente e moderno.

Nel caso dei controsoffitti bisogna realizzare un telaio di sostegno in alluminio che, formando così una griglia, sia in grado di reggere i pannelli.
Non è insolito che, oltre a migliorare l’isolamento termico e acustico e ad ospitare gli impianti, i controsoffitti in cartongesso siano integrati con sistemi di illuminazione con faretti e vari punti di luce di natura diversa.

L’idea di poter modificare gli spazi interni di una casa con una lastra di cartongesso, modificando la struttura delle diverse zone di un ambiente domestico è sicuramente un fattore positivo per questo materiale.

FASI OPERATIVE PER L’INSTALLAZIONE

Arriviamo ora al punto principale della questione: quali sono gli step essenziali per il posizionamento e il montaggio del cartongesso?

In generale occorre innanzitutto procurarsi il materiale e gli attrezzi necessari: oltre alle lastre di cartongesso, preferibilmente di spessore 12,5 mm, servirà una sega, una taglierina per cartongesso, metro, filo a piombo, una livella, un martello, delle pinze e delle tenaglie, dei chiodi, dei tasselli, delle guide e i montanti.

Bisognerà poi costruire un’orditura metallica, importante perché le lastre di gesso rivestito si avvitano ad essa con le viti della misura adatta.

Ovviamente qualora si contattasse un esperto verrà fatta una valutazione del progetto: prima di iniziare il lavoro occorre infatti accertarsi che il posizionamento della parete sia non solo corretto, ma anche funzionale al risultato finale che si intende ottenere con il cartongesso.

Bisogna poi prendere in considerazione il posizionamento della parete: insieme all’Architetto si decide la posizione della parete in cartongesso e si procede con la sua tracciatura.

Dopo che sarà stata segnata la posizione sul pavimento con il filo a piombo si individua la proiezione sulle pareti facendo molta attenzione nel formare un angolo retto e preciso, qualsiasi imprecisione potrebbe costare caro in un lavoro così specifico.

Lo step successivo è costituito dal montaggio della struttura metallica: la guida viene saldata con dei tasselli o colle speciali, che sono poi pronte a ricevere i montanti, o fissata con appositi adesivi per guide partendo dal pavimento.

Per quanto riguarda i montanti, si incastrano all’interno delle guide alla distanza corretta e all’altezza della parete da erigere, con un interasse fra i montanti pari a sottomultipli della larghezza delle lastre in cartongesso in questione.

Un esempio per comprendere meglio: se abbiamo lastre di cartongesso da 120 cm richiederanno una posa dei montanti con interasse da 40 cm o 60 cm.

Le guide verticali alle pareti e gli irrigidimenti verticali lungo la guida a terra vengono in seguito bloccate.

Questa fase è particolarmente delicata dal momento che occorre fare attenzione nel lasciare il corretto spazio per eventuali porte o finestre, calcolando nel dettaglio l’ingombro di telaio e di controtelaio.

Prima di arrivare al fissaggio delle lastre e dei pannelli in cartongesso questi si tagliano e adattano alla necessità con tutti i numerosi strumenti di precisione citati in precedenza, ma solo dopo aver segnato con la matita la misura utile e stabilito quali modifiche vadano applicate.

Le lastre vengono incise con il taglierino seguendo la linea di una riga metallica, vengono spezzate lungo l’incisione e infine si taglia il cartone dell’altra faccia.

Infine come ultimo step abbiamo il fissaggio delle lastre di cartongesso, che si posano assicurandosi che siano ad 1 cm dal pavimento, il cosiddetto bordo longitudinale, e a 1.5 cm da quello trasversale, ad una distanza di 30 cm l’uno dall’altro.

Devono essere appoggiate, prima che siano avvitate, su uno spessore.
Per ottenere una maggiore resistenza meccanica è bene che quando vengono messe le viti la testa di queste sia fissata e penetri nel telaio almeno di 20 mmm, a filo della superficie della lastra, è un passaggio importante anche in previsione della successiva fase di stuccatura.

Dopo essere passati attraverso la fase in cui si fissa la pennellatura alla struttura metallica con le viti per alluminio, le pareti in cartongesso inizieranno finalmente a prendere forma

È importante nella fase della pennellatura procedere dall’alto verso il basso sfalsando i pannelli, così da ottenere in seguito una struttura più solida.

Nella fase di fissaggio è necessario inserire il materiale isolante più adatto, fissare le lastre di una facciata della parete, inserire le eventuali canalizzazioni tecniche all’interno della struttura metallica sfruttando le asole dei montanti, per poi avvitare le lastre dall’altra facciata.
Le scatole elettriche si posano dopo aver creato un apposito alloggio sulla lastra di cartongesso con un seghetto a mano o utilizzando il trapano.

Abbiamo poi lo step delle finiture e delle rasature, in cui la parete viene rifinita con stucco e bende elastiche, per evitare che si creino delle crepe.

I COSTI DEL CARTONGESSO

Dopo aver analizzato le varie caratteristiche, proprietà e gli utilizzi del cartongesso, passiamo all’aspetto sicuramente più importante dell’argomento qualora dovessimo pensare di fare un lavoro con il cartongesso, ossia il prezzo.

In generale le lastre in cartongesso possono essere acquistate in diverse lunghezze.
Le più facilmente reperibili sono in lunghezza quelle da 260 cm, 300 cm o 360 cm, in larghezza invece solitamente si opta per quelle da 60 o 120 cm, con uno spessore di 12,5 mm.

Bisogna tenere in considerazione che le opere in cartongesso hanno solitamente un costo minore rispetto a quelle realizzate con materiali più tradizionali, poiché le spese sia per la materia prima che per la manodopera del cartongessista sono molto ridotte rispetto a quelle per l’applicazione di altri materiali.

Inoltre i pannelli possono essere realizzati in varie forme in base all’esigenza e la loro posa non richiede grandi investimenti per la manodopera necessaria all’esecuzione dei lavori.

Per quanto riguarda le pareti e i controsoffitti in cartongesso, i prezzi possono variare in base alla dimensione della superficie da coprire e dall’acquisto del materiale, se appunto di dimensioni standard e senza particolari trattamenti.

In generale il costo del materiale per metro quadro oscilla tra i 20 € ai 100 € al mq. e aumenta in base ai vari casi specifici della situazione: se l’altezza del muro è maggiore o minore o in base alla difficoltà di lavorazione e accesso alla superficie si ha sicuramente un prezzo diverso.

Bisogna poi aggiungere anche il costo di eventuali materiali isolanti e dei supporti metallici per il fissaggio dei pannelli; I costi aumentano ancora di più nel caso di pareti isolanti, anti-umidità o REI.


A tutti questi dettagli della lavorazione va poi ovviamente aggiunto il costo della manodopera.

Per avere qualche ordine di grandezza, ecco di seguito alcuni prezzi comprensivi di materiale e manodopera:

  • Placcaggio cartongesso bianco: dai 25€ ai 30€ al mq
  • Controsoffitto cartongesso bianco: dai 35€ ai 42€ al mq
  • Paretina da 10 doppia lastra: dai 45€ ai 55€ al mq

A questi si aggiungono i vari supplementi nel caso si utilizzino lastre speciali.

CONCLUSIONI: NE VALE LA PENA?

Siamo giunti alla conclusione di questo articolo, in cui abbiamo analizzato tutto ciò che concerne il cartongesso, le sue proprietà, come si installa, i suoi prezzi ecc.

Sicuramente questo tipo di materiale porta con sé alcuni difetti che fanno storcere il naso e mettere in dubbio la sua validità, come la poca sopportazione dell’umidità e la scarsa resistenza meccanica, ma abbiamo anche visto che la sua versatilità e il basso costo della manodopera, che sono un grosso punto a favore.

Diciamo che il difetto principale, resta il fatto di dover scegliere la lastra giusta per lo specifico utilizzo che se ne deve fare. Cosa che rende un po’ complesso cambiare idea sull’utilizzo di una determinata parete dopo che è stata realizzata.

Tuttavia sono problemi piuttosto semplici da superare avendo un buon professionista che segua la progettazione dei nostri interni e i benefici in termini di rapidità e versatilità coprono sicuramente gli aspetti negativi.

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